Vai direttamente al contenuto

Vai direttamente all’indice

Di fronte ai disagi del traffico

Di fronte ai disagi del traffico

Di fronte ai disagi del traffico

DALLA SPAGNA

AVETE un appuntamento col medico, così uscite di casa pensando di essere abbondantemente in anticipo. Ma non avete fatto i conti con il traffico. Mentre i minuti passano e procedete a passo d’uomo, siete sempre più nervosi. Finalmente arrivate nell’ambulatorio, ma con mezz’ora di ritardo.

Uno dei più grossi inconvenienti della vita in città è il traffico, in particolare le interminabili file di macchine che intasano le strade e inquinano l’aria. Purtroppo questo incubo quotidiano che coinvolge milioni di cittadini non accenna a diminuire.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’Istituto dei Trasporti del Texas ha reso noto che “nelle aree urbane di tutte le dimensioni gli ingorghi sono aumentati ovunque” e che le autorità non sono in grado di concepire soluzioni adeguate per far fronte alle crescenti necessità di coloro che si spostano all’interno della città. In tutto il mondo la situazione è simile. In Cina, di recente, migliaia di automobilisti si sono trovati coinvolti in un incolonnamento di 100 chilometri e la polizia è riuscita a risolvere la situazione solo dopo diversi giorni. A Città del Messico percorrere 20 chilometri in centro può richiedere oltre quattro ore: più tempo di quello che in media ci vorrebbe per percorrere la stessa distanza a piedi.

Capire perché le strade cittadine sono intasate dal traffico non è difficile. Le città continuano inesorabilmente a ingrandirsi, e ora circa metà della popolazione del mondo vive in aree urbane. Man mano che le città crescono, aumentano anche i veicoli. Uno scrittore espose il problema in questi termini: “Troppe persone hanno troppe automobili e le usano negli stessi spazi ristretti”. — Selezione dal Reader’s Digest, aprile 1989.

Perché è difficile risolvere i problemi del traffico

Visto che per la nostra società la macchina è sempre più importante, le città devono fare i conti con un numero sempre più grande di automobili. Los Angeles, con più di quattro milioni di abitanti, ha ora più automobili che persone. Forse altre città non sono ancora a questo livello, ma poche riescono a far fronte al crescente afflusso di veicoli. “Le città non sono state concepite per le automobili”, afferma Carlos Guzmán, presidente della Commissione Urbana di Madrid. Le città antiche con vie anguste sono quelle che ne risentono di più, ma anche le moderne metropoli, con ampie strade, fanno presto ad avere un traffico congestionato, specialmente nelle ore di punta del mattino e della sera. In un suo articolo Jean-Paul Rodrigue osserva: “Le grandi città sono ora intasate per buona parte della giornata e il problema sta diventando sempre più grave”. — “Urban Transport Problems”.

Visto che il ritmo con cui le concessionarie vendono macchine è molto più veloce di quello con cui i governi riescono a costruire strade, un rapido aumento dei veicoli può mettere in ginocchio anche la migliore rete stradale. “A lungo andare”, spiega un libro sull’argomento, “costruire nuove strade o allargare quelle già esistenti non riduce affatto l’intensità del traffico nelle ore di punta”. — Stuck in Traffic—Coping With Peak-Hour Traffic Congestion.

Anche l’insufficienza di parcheggi causa ingorghi. In ogni dato momento sulle strade cittadine può circolare un numero significativo di macchine che sono solo alla ricerca di un parcheggio. Si è calcolato che l’inquinamento atmosferico dovuto al traffico, specialmente nelle città, causa la morte di circa 400.000 persone all’anno. Secondo una notizia, Milano è così inquinata che respirare l’aria delle sue strade per una giornata equivale a fumare 15 sigarette.

Per valutare la gravità del problema del traffico bisogna anche mettere in conto le ore che gli automobilisti perdono e lo stress che provano. Il costo emotivo è difficile da quantificare ma, secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, il costo economico degli ingorghi stradali in 75 delle città più grandi del paese ammontava a circa 70 miliardi di dollari all’anno. Cosa si può fare per migliorare la situazione?

Qualche soluzione

Diverse città hanno già preso provvedimenti drastici. Singapore, che ha una delle più grandi concentrazioni di veicoli del mondo, limita il numero delle automobili che le persone possono acquistare. Varie città, anche in Italia, hanno proibito la circolazione delle auto nel centro storico per buona parte della giornata.

Altre città hanno invece proposto di far pagare un pedaggio, o ticket d’ingresso, per entrare nel centro. A Londra, grazie a questa soluzione, i rallentamenti del traffico sono stati ridotti del 30 per cento e sembra che altre città siano propense a seguirne l’esempio. In alcuni luoghi, come a Città del Messico, le auto possono entrare nel centro solo a targhe alterne.

Le autorità cittadine hanno inoltre investito enormi capitali per rinnovare i mezzi di trasporto pubblico, migliorare le strade e costruire raccordi anulari o tangenziali. Si servono di sistemi computerizzati per controllare i semafori e far intervenire prontamente la polizia in caso di ingorghi causati da incidenti. Il flusso dei veicoli può essere facilitato anche da corsie preferenziali per gli autobus e da corsie che, a seconda del traffico, possono essere usate in un senso di marcia o nell’altro. Ma la buona riuscita dipende moltissimo dalla cooperazione dei cittadini.

Cosa potete fare voi?

Gesù Cristo disse: “Fate agli altri quanto volete che essi facciano a voi”. (Matteo 7:12, I Vangeli, trad. di C. Zedda) Questo saggio consiglio può aiutarci a ridurre alcuni dei problemi peggiori causati dal traffico. D’altra parte, se ognuno pensa solo al proprio tornaconto, anche i migliori progetti possono risultare inefficaci. Riportiamo di seguito alcuni consigli per aiutarvi a far fronte in modo migliore alle congestioni del traffico della vostra città.

Se dovete percorrere tratti brevi, la cosa migliore potrebbe essere quella di andare a piedi o in bicicletta. In molti casi una di queste due soluzioni sarà più veloce, più facile e più sana. Per tratti lunghi, invece, la scelta ideale potrebbe essere quella di utilizzare i mezzi pubblici. Molte città stanno cercando di migliorare i servizi di autobus, metropolitane e treni così da indurre le persone a non prendere l’auto. Fra l’altro usare i mezzi pubblici potrebbe far risparmiare. Anche se forse dovete fare un tratto di strada in auto, potreste comunque usare i mezzi pubblici per arrivare fino in centro.

Se dovete usare l’auto, considerate la possibilità di condividerla con più persone che fanno il medesimo tragitto, il cosiddetto car pooling. Questo è uno dei modi più efficaci per ridurre il traffico nelle ore di punta. Negli Stati Uniti l’88 per cento di tutti i pendolari usano l’auto e circa i due terzi di loro viaggiano da soli. Convincere una significativa percentuale di persone a viaggiare insieme per recarsi al lavoro “potrebbe avere effetti incredibili sul livello dei rallentamenti e delle congestioni delle ore di punta”, afferma il libro già citato. (Stuck in Traffic) Inoltre in molti luoghi sono state riservate corsie preferenziali per le auto che hanno due o più persone a bordo. Le auto con una sola persona non possono utilizzarle.

Se potete avere una certa flessibilità, cercate di evitare le ore di punta. Questo faciliterà sia voi che altri automobilisti. E se parcheggiate per bene, non ostacolerete il flusso delle auto. Naturalmente anche avendo il migliore dei programmi non è detto che non vi capiti di rimanere imbottigliati nel traffico. Se succederà, il giusto atteggiamento può fare molto per diminuire lo stress. — Vedi l’accluso  riquadro.

Chiaramente, se vivete in una grande città, dovete convivere con il problema del traffico congestionato. Nondimeno con opportuni accorgimenti a livello individuale e mostrando cortesia e pazienza verso gli altri automobilisti, potete imparare a far fronte ai disagi del traffico.

 [Riquadro/Immagine a pagina 23]

Mantenete la calma in mezzo al traffico caotico

Jaime, un tassista di Madrid, convive con il traffico da oltre 30 anni. Ecco come fa a restare calmo nelle situazioni esasperanti:

▪ Porto con me qualcosa da leggere. Così se il traffico proprio non si muove, non mi innervosisco troppo.

▪ Quando si va a passo d’uomo, ascolto le notizie alla radio o le registrazioni della Bibbia. In questo modo, invece che sul traffico, ho qualcos’altro su cui soffermare la mente.

▪ Di norma non uso mai il clacson: disturba soltanto e non serve a niente. Mostrando cortesia agli altri automobilisti evito lo stress e li aiuto a fare lo stesso.

▪ Quando mi imbatto in automobilisti aggressivi cerco di mantenere la calma, e me ne sto alla larga. Non c’è niente di meglio che la pazienza.

▪ Anche se cerco di trovare percorsi alternativi, avverto i miei passeggeri che a volte il traffico intenso li farà arrivare in ritardo. Guidare in città e puntualità non vanno sempre d’accordo.