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I Veda: la ricerca della verità

I Veda: la ricerca della verità

Capitolo 4

I Veda: la ricerca della verità

Di tutti gli scritti dell’induismo, i Veda sono i più antichi e i più importanti. Tuttora sono la principale fonte delle cerimonie indù che si svolgono in occasione di nascite, matrimoni e decessi. Questi inni rivelano in che modo i fedeli ricercano la benedizione di Dio e la prosperità nella vita di ogni giorno.

2 Per gli indù ortodossi i Veda sono Sruti, rivelazione di Dio, e quindi non contengono errori o imperfezioni. Viceversa Buddha, riverito da molti come la nona incarnazione di Vishnu, non ne riconosceva l’autorità, ma li descriveva come una ‘giungla priva di sentieri’. Fra questi due concetti opposti esiste una varietà di altre credenze.

3 I rishi (veggenti) asserivano di aver composto gli inni vedici grazie alla loro ‘capacità e conoscenza’.1 In un inno ad Agni un rishi prega: “Seguendo l’estro poetico ho composto questo inno di lode a te . . . , come l’esperto artigiano modella un cocchio”.2 Come poeti e artigiani, i rishi furono spinti dal loro intimo a comporre più di un migliaio di inni vedici. Che importanza hanno questi inni?

Il codice morale vedico

4 Guidati dalla propria coscienza, i rishi condannano l’immoralità. A chi gioca d’azzardo consigliano: “Non giocare più ai dadi, ma coltiva il tuo campo”.3 Quando sono turbati da una cattiva coscienza, pregano: “Se noi esseri umani abbiamo commesso qualche trasgressione contro gli dèi, o Varuṇa, o per negligenza abbiamo violato le tue leggi, non farci del male, o dio, per questo peccato”.4

5 Alcuni inni dei rishi si ispirano alle nostre qualità dell’amore e della benignità. Per esempio, i membri della famiglia sono esortati a essere “attaccati l’uno all’altro come il vitellino appena nato alla mucca. . . . La moglie dica al marito parole piene di dolcezza, sempre di buon augurio. Il fratello non odii il fratello, né la sorella la sorella”.5

La ricerca della verità da parte dei rishi

6 I Veda rivelano la notevole sete di verità dei rishi; rivelano anche i limiti del loro intendimento. Per scoprire il significato della vita, i rishi si interrogano sull’origine dell’universo: “Cos’era il legno e cos’era l’albero da cui [gli dèi] scolpirono il cielo e la terra?”, chiede uno.6 Certi inni indicano che la materia esisteva prima di Dio, mentre altri affermano che fu Dio a produrre la materia che formò l’universo.

7 Secondo un altro inno gli dèi fecero l’universo sacrificando un uomo cosmico. “La luna è nata dalla sua mente (manas), il sole (surya) dal suo occhio, . . . dalla sua testa il cielo, dai suoi piedi la terra”.7 Da lui vennero anche le diverse caste e gli animali.

8 Queste spiegazioni però non soddisfacevano pienamente quei rishi che desideravano conoscere la verità. Perciò alla conclusione dei Veda si chiedevano ancora: “Chi conosce la verità? Chi può dire da che cosa e in che modo è nato questo universo? Gli dèi [vedici] sono posteriori al suo inizio: chi sa dunque da dove viene questa creazione? Solo quel dio che vede nel cielo più alto: solo lui sa da dove è venuto questo universo, e se è stato fatto o è increato. Solo lui sa, o forse non sa”.8

9 I rishi inneggiavano a elementi della natura deificati come il sole, il cielo, il vento e il fuoco. Ma non consideravano nessuno di questi la divinità suprema. Perciò nell’ultimo libro del Rigveda chiedono: “Quale Dio adoreremo con la nostra oblazione?”9 In altre parole, quale delle 33 divinità dei Veda è il Creatore che dobbiamo adorare con amore e verità?

10 Ultimati i Veda, i rishi non avevano trovato il vero Dio in modo da adorarlo. Lo cercavano ancora. I Veda, dunque, non sono una rivelazione della verità di Dio, ma una testimonianza della sincera ricerca della verità da parte dei rishi. La ricerca riprende ora con le Upanisad, altra voluminosa raccolta di scritti indiani.

[Riquadro a pagina 10]

I Veda: lo sapevate?

“All’Atharvaveda . . . in origine non era attribuita la stessa canonicità degli altri tre Veda. Si sviluppò quando l’Adhvaryu, o sacerdote, cominciò a rivolgersi alle masse e a comporre formule magiche ed esorcistiche contro malattie, nemici e demoni”. — A New History of Sanskrit Literature, Krishna Chaitanya, 1962, pagina 33.

[Riquadro a pagina 11]

I Veda soddisfano queste norme?

Dovrebbero:

1. Magnificare Dio e rispondere alle domande che ci facciamo su di lui

2. Non contenere miti

3. Essere liberi da demonismo

[Immagine a pagina 10]

I riti indù, come quelli che si svolgono in occasione di nascite, matrimoni e decessi (vedi la pagina accanto), si basano sui Veda